Lezioni pianoforte bambini a Gallarate

Ho sempre inteso il pianoforte come un divertimento. Prima ci si diverte con lo strumento e poi può diventare anche qualcosa di più.

Quando si ha a che fare con bambini molto piccoli bisogna trasformare la lezione in un evento settimanale estremamente curioso e divertente. 

Per far sì che questo avvenga, l'insegnante deve far ricorso a tutte le proprie esperienze e trasmetterle all'allievo. Si possono utilizzare i giochi che si sono imparati in musicoterapia, si possono raccontare aneddoti divertenti appresi in storia della musica, migliorare la postura del bambino tramite le nozioni di consapevolezza ed espressione corporea, e infine giocare a sviluppare l'orecchio attraverso degli esercizi di riconoscimento delle note e degli accordi (ear training).

La lezione di pianoforte può e deve essere un insieme di varie conoscenze.

Personalmente non sopporto quelle lezioni in cui il maestro parla soltanto e l'allievo ascolta (o fa finta di ascoltare). Troppe parole tediano gli adulti, figuriamoci i più piccoli! C'è bisogno di più praticità e di più ricerca verso i propri sensi, soprattutto l'udito.


Il senso che più viene sviluppato dal musicista è l'orecchio. I pianisti, rispetto ad altri strumentisti, hanno l'orecchio meno sviluppato perché non hanno bisogno di accordare il proprio strumento prima di suonare (come accade negli archi, chitarre ecc..). I pianisti hanno già lo strumento lì e lo suonano e basta senza far caso all'intonazione. Una gran parte dei violinisti è dotata da orecchio assoluto, ovvero quella capacità di riconoscere qualsiasi nota senza alcun riferimento. E' un caso? Io credo di no.

Se il pianista non si pone il problema dell'intonazione (e ciò ha ripercussioni anche sul canto), allora dobbiamo lavorare in modo molto serio sullo sviluppo di un buon orecchio musicale.

Un'esercizio che faccio fare spesso ai miei allievi è questo:

Prendo una bottiglietta d'acqua piena, e un bicchiere. Pongo entrambi nelle mani dei bambini. Poi li bendo, e chiedo a loro di versare l'acqua nel bicchiere fin quando questo non è completamente pieno, facendo riferimento solo al loro udito e di come il suono cambia a seconda se il bicchiere è vuoto o pieno.

Sembrerà incredibile ma quasi tutti riescono a svolgere l'esercizio correttamente sin dal primo istante, riempendo il bicchiere fino all'orlo senza fare fuoriuscire acqua. Bisogna imparare di più a fidarsi dei propri sensi.

Quante volte attraversiamo la strada senza guardare ma lo facciamo perché non avvertiamo nessun suono in avvicinamento??

Diamo molta fiducia al nostro udito e nemmeno ci facciamo caso! Ecco perché dobbiamo coltivare l'allenamento del nostro orecchio.

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